Laser terapia
In ambito odontoiatrico l’introduzione e l’utilizzo del laser ha portato alla possibilità di raggiungere risultati notevoli con una grande diminuzione di disagi per i pazienti e una minore somministrazione di anestetico e altri farmaci.
Esistono sul mercato diversi tipi di laser con diverse lunghezze d’onda ma quello più utilizzato in campo odontoiatrico è il laser a diodo con una lunghezza d’onda di 810nm o 980nm.
Questo tipo di laser permette di effettuare una serie di interventi in campo chirurgico e conservativo riducendo al minimo il sanguinamento, l’edema postoperatorio e le infezioni post chirurgiche ed il dolore intra e post operatorio.
I campi di applicazione e di utilizzo sono:
- Terapia delle parodontiti, associato allo scaling meccanico o manuale, con migliore decontaminazione delle tasche, minore retrazione gengivale,minore sanguinamento e minore sensibilità dentale. I risultati a lungo termine sono notevoli ma richiedono controlli nel tempo come tipicamente si deve fare nelle parodontopatie.
- Cura delle perimplantiti associata alla terapia classica. Consente spesso di evitare gli interventi chirugici maggiori.
- Chirugia per frenulectomia, gengivectomia, gengivoplastica soprattutto degli ottavi, biostimolazione, emostasi, riduzione del gonfiore.
- Trattamento dell’ipersensibilità dentinale. Riducendo la sensibilità termica in molte situazioni pratiche e riducendo il dolore da spazzolamento.
- Sbiancamento. Associato al trattamento con perossido.
- Trattamento di lesioni cutanee e mucose quali afte con riduzione immediata del dolore e guarigione molto veloce ed herpes simplex sia cutaneo che mucoso con scomparsa di recidive nei siti trattati.
- Sterilizzazione dei canali durante la terapia endodontica.
- Trattamento dei denti decidui senza uso di strumenti rotanti e senza sanguinamento che spesso inducono paure nei piccoli pazienti.
Alla luce di quanto visto il laser risulta una grande conquista e risorsa in campo odontoiatrico.